Cazzimma è un neologismo di origine
napoletana, intraducibile in qualsiasi altra lingua, italiano compreso, con
tante sfumature di significato.
A un
ipotetico milanese che gli chiede cosa sia, Alessandro Siani risponde:
“Milanè
vuò verament capì che rè ‘a cazzimma? Nun tò dic! Chest è ‘ “a cazzimma’”.
Noi
vogliamo provare a spiegarvelo e per farlo, siamo partiti dall’Accademia della Crusca, che scrive:
“Cazzimma è un’espressione napoletana,
diffusa soprattutto nel lessico giovanile campano e utilizzata, secondo il Dizionario storico dei gerghi italiani di
Ernesto Ferrero, per indicare un insieme e un intreccio di atteggiamenti
negativi: "autorità, malvagità, avarizia, pignoleria, grettezza". Una
tale definizione è certamente troppo generica, tuttavia il dizionario di
Ferrero ha il merito di fornire una rara testimonianza lessicografica della
voce cazzimma che, invece, non è registrata dai maggiori dizionari dialettali
napoletani, i quali potrebbero averla tabuizzata perché sentita come volgare.”
Pino Daniele, in una delle sue canzoni
più famose, A me me piace ’o blues canta:
“tengo
a cazzimma e faccio tutto quello che mi va”.
Per
poi spiegare, come si legge nel libro edito da Pironti, P. Daniele, Storie e poesie di un mascalzone latino:
“Cazzimma è un neologismo dialettale
molto in voga negli ultimi tempi. Designa la furbizia accentuata, la pratica
costante di attingere acqua per il proprio mulino, in qualunque momento e
situazione, magari anche sfruttando i propri amici più intimi, i propri parenti
[...]. È l’attitudine a cercare e trovare, d’istinto, sempre e comunque, il
proprio tornaconto, dai grandi affari o business fino alle schermaglie meschine
per chi deve pagare il pranzo o il caffè” [...]. in una società come la nostra, dove certe
volte il diritto diventa un optional e anche se non sai fare niente, puoi
andare avanti con la cazzimma”.
Sta
di fatto che cazzimma è un termine
molto diffuso nel dialetto napoletano, anche nei suoi derivati come cazzimmeria e cazzimmuso, così evocativo e particolare da essere utilizzato anche
in campo artistico e letterario che ha una valenza negativa e talvolta
un’accezione positiva. Indica un atteggiamento opportunistico e prevaricatorio,
la furbizia cattiva che porta a cercare il proprio tornaconto anche a scapito
degli altri ma talvolta anche la furbizia un po’ maliziosa, che porta a dare
una piccola fregatura per fare un raggiro di poco conto.
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What is this cazzimma?
Cazzima is a neologism from Naples, untranslatable in
other languages, even in Italian, with many shades of meaning.
To a
theoretical person from Milan asking his what it is, Alessandro Siani, an Italian actor, has answered:
“Milanè vuò verament capì che rè ‘a
cazzimma? N un tò dic! Chest è ‘ “a cazzimma’”.
(“Do you really want to understand
what cazzimma is?” “I will never tell you what cazzimma is! This is cazzimma”).
We are trying to explain you and to
do that, we have read what Accademia della Crusca writes:
“Cazzima
is a Neapolitan saying, expecially spread among young people from Campania and
used, according to the Dizionario storico
dei gerghi italiani di Ernesto Ferrero, to speak about a set of negative
behavior such as: “authorities, wickedness, covetousness, pedantry, meanness”.
This explanation is too general, although the Ferrero’s dictionary has the
credit for having made a rare testament of the word cazzima that, on the
contrary, is not present in the majority of dictionary about Neapolitan slang
perhaps because they consider it to be too vulgar.
Pino Daniele,
a famous Italian singer, in one of his song A me me piace ’o blues
was singing:
“tengo a cazzimma e faccio tutto
quello che mi va”.
(I have the cazzima so I am doing
whatever I want”.)
To later explain, as written in the
book publish by Pironti , P. Daniele,
Storie e poesie di un mascalzone latino, that:
“Cazzimma
is a new popular slang. It expresses craftiness, the behavior of doing every
time things for personal convenience even taking advantage from parents and
friends [...]. It is the attitude of seeking only personal advantage during big
business and ordinary circumstances such for example the payment of a lunch or
a coffee[...]. In a society like ours, where sometime rights are optional, even
if you are able to do nothing you can emerge thanks to your cazzimma.”
The fact is that cazzimma is a popular word in the
Neapolitan slang, also in derivate as cazzimmeria
and cazzimmuso, so evocative and
particular to be used in the artistic and literary fields. It has a negative
worth but sometimes a positive meaning. It express an opportunistic attitude, a
bad craftiness that make people look only for personal advantages and take
advantage of others, but also a naughty craftiness that brings to a small, at
least innocent, scam.
This is the meaning it has in
Napolitan Revenge, where it is a carte
scoperte because it is made on the playing table and where everybody can
experience it against friends doing everything to make them receive the ace of
clubs.