venerdì 30 dicembre 2016

I Fuochi di Capodanno



Vi abbiamo parlato nei precedenti articoli di alcune delle più rinomate tradizioni Natalizie che contraddistinguono Napoli ed i napoletani attirando turisti da ogni parte del mondo. Anche quest’anno si terranno, allo scoccare della mezzanotte, i pirotecnici fuochi d’artificio per benaugurare l’anno nuovo che comincia.

Le peculiarità dei fuochi della mezzanotte non sono esclusivi solo di una parte di Napoli ma in tutta la città e nella sua provincia si possono ammirare fuochi che lasciano a bocca aperta, se poi vengono sparati per tutto il lungomare e dal Castel Dell’Ovo, con uno sfondo così allora diventa davvero una cartolina live da non perdere.

In tantissime famiglie napoletane la mezzanotte diventa anche un motivo dello stare insieme per ammirare e chi ne ha voglia far esplodere dei fuochi d’artificio davvero belli. Ci teniamo a sottolineare che nonostante la loro bellezza possono causare danni irreparabili al corpo umano e quindi di fare tutte le attenzioni del caso.

La mezzanotte del 31 Dicembre di ogni anno diventa anche un motivo per i fuochisti di mettere in mostra le loro abilità, come se fosse una fiera dei fuochi che inaugura il nuovo anno nel migliore dei modi.


E quando sei in famiglia o con gli amici l’atmosfera diventa davvero esplosiva con Napolitan Revenge, perché l’allegria ed il divertimento la fanno da padrona.

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The New Year Fireworks

We told you about in previous articles of some of the most popular Christmas traditions that distinguish Naples and Neapolitans attracting tourists from all around the world. Also this year will be held at the stroke of midnight, fireworks to wish well the new year begins.

The peculiarities of the fires of midnight are not exclusive only part of Naples but throughout the city and its province can be seen fires that leave you speechless, if we are fired throughout the promenade and the Castel dell'Ovo, with a background so then it really becomes a live postcard not to be missed.

In many families Neapolitan midnight also becomes a reason to stay together to admire and who wants to blow of the really beautiful fireworks. We stress that despite their beauty may cause irreparable damage to the human body and thus to make all appropriate care.

Midnight on December 31st of each year also becomes a reason for firemen to showcase their skills, as if it were a show of fireworks that inaugurates the new year in the best way.

And when you're with your family or with friends the atmosphere becomes explosive with Napolitan Revenge, because the joy and fun are the masters.

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venerdì 23 dicembre 2016

Tradizioni culinarie del Natale Napoletano



L’atmosfera Natalizia a Napoli è sempre stata contornata da suoni, sapori, odori che rendono sempre armoniche le tradizioni che ogni anno come un rito si ripropongono ed ogni volta hanno un sapore diverso.

Abbiamo visto la scorsa volta, una tradizione che attira non solo i napoletani ma turisti da tutto il mondo è andare in Via San Gregorio Armeno per il Presepe Napoletano e ricercare il proprio pastore o cominciare a costruire il proprio Presepe. Oggi vogliamo farvi un breve elenco di alcuni piatti tipici di questo periodo di festività.

Come da tradizione la Vigilia del Natale è contraddistinta da una cena basata da piatti di pesce e verdure, oltre che dolci per sugellare un lauto primo pasto Natalizio. La notte tra il 23 ed il 24 Dicembre le pescherie sono super affollate dai napoletani per non farsi sfuggire pesce fresco e di sapori davvero sublimi. Ecco che troviamo sulle tavole dai frutti di mare crudi a quelli cotti, dagli spaghetti alle vongole a primi di ogni genere a base di pesce o frutti di mare, baccalà, anguille, capitoni, aragoste, contorni vari come “e vrucculill”(broccoli di natale tipici di Napoli) oppure l’insalata di rinforzo per poi finire con la frutta secca ed i dolci che saranno sempre presenti in tutte e tre le giornate dalla Vigilia a Santo Stefano. E come non ricordare l’immancabile agnello(al forno, alla brace o come si preferisce), la minestra maritata, gallina in brodo, carni varie alla brace. Insomma dalla Vigilia a Santo Stefano le pietanze tradizionali sono tanti ed ogni anno ci si ingegna per come cucinarle in modo innovativo.

Una parentesi particolare la meritano i dolci tipici del Natale napoletano, come non citare i roccocò dolci che sono duri per natura e quando son freschi sono durissimi e quando morbidi allora sono già vecchi; volendo scherzare potremmo dire che è un dolce di cazzimma perché è talmente duro che può farti male ad un dente ahahahhaha. Immancabili gli struffoli con il miele che li avvolge ed i confetti che li contornano si fanno mangiare uno dietro l’altro. E come non citare altri dolci come i mustacciuoli od i susamielli. Ce ne per tutti i gusti e palati.

Dopo ogni pasto Natalizio che si rispetti non possono mancare i giochi ed i momenti in cui si ritrovano le famiglie. Quest’anno porta un gioco nuovo nel tuo Natale, gioca a Napolitan Revenge.


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Culinary traditions of the Neapolitan Christmas

The Christmas atmosphere in Naples has always been surrounded by sounds, tastes, smells that always make harmonic traditions that each year as a rite, again, and every time they have a different flavor.

We saw last time, a tradition that attracts not only the Neapolitans but tourists from around the world is going in Via San Gregorio Armeno for the Neapolitan Crib and search your pastor or start building their own crib. Today we want to make a short list of some typical dishes of this period of festivities.

As tradition, the eve of Christmas is marked by a dinner based on fish and vegetables, as well as sweets to complete every Christmas meal. The night between 23 and 24 December fishmongers are super crowded by the Neapolitans not to miss fresh fish and truly sublime flavors. Here we find on the tables from raw shellfish to cooked ones, from spaghetti with clams with pasta of all kinds of fish or seafood, cod, eel, eels, lobsters, various side dishes like "’e vrucculill" (typical Christmas broccoli of Naples) Christmas or the reinforcement salad and then finish with the dried fruit and sweets that will always be present in all three days from Christmas Eve to 26th December. And how can we forget the inevitable lamb (roasted, grilled or as you prefer), married soup, chicken soup, various grilled meats. In short, from 24th December to 26th December traditional dishes are many and every year there strives for how to cook in an innovative way.

A parenthesis particular is reserved for the typical cakes of the Neapolitan Christmas, how not to mention the desserts Roccocò that are tough by nature and when they are fresh when they are very hard and soft then they are already old; We want to joke we could say that is a sweet cazzimma because it is so hard that it may hurt a tooth ahahahhaha. Inevitable struffoli with honey that surrounds them and the confetti that surround them will make eating one after another. How Not to mention other sweets like mustacciuoli or susamielli. There for all tastes and palates.

After every Christmas meal worthy of respect can not miss games and times when families find themselves. This year brings a new game in your Christmas, play Napolitan Revenge.

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domenica 18 dicembre 2016

‘O Presepe, simbologia e tradizione




Oggi vogliamo parlarvi di uno dei simboli del Natale Napoletano famoso in tutto il mondo, per la sua storia, tradizione e simbologia.

La storia narra che il primo a riscostruire la scena della natività di Cristo fu San Francesco d’Assisi dopo aver ottenuto l'autorizzazione da Papa Onorio III. Francesco, dopo essere tornato dalla Palestina nel 1220 ed essere rimasto colpito dalla visita a Betlemme, intendeva rievocare la scena della Natività in modo tangibile. Da allora fu un crescendo di riproposizioni in varie parti d’Italia.

E’ a partire dal Cinquecento che il Presepe trova a Napoli una ricchezza di artigiani e cultori tali da farlo diffondere in tutto il mondo con una via dedicata, Via San Gregorio Armeno. La strada degli artigiani del Presepe è nota per la ricchezza di botteghe dedicate a quest’arte che permettono al visitatore di rivivere l’atmosfera Natalizia durante tutto l’anno.

Come tradizione vuole, in questo periodo, Via San Gregorio Armeno, è assalita dai visitatori che desiderano costruire o ampliare il proprio Presepe respirando e vivendo l’aria del Natale.

‘O Presepe che simboleggia il Natale, porta con sé, tra i vari simboli, quello della famiglia. Durante questo periodo le famiglie di Napoli si ritrovano e vivono momenti di allegria e comunione.
Tra i vari momenti dello stare insieme a Natale, ci rallegriamo con i giochi, quale miglior momento di giocare a Napolitan Revenge e farsi due risate spensierate.



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Today, we want to talk about Neapolitan Christmas symbol famous all around the world, for its history, tradition and symbology.

The history says us that the first person who build ‘O Presepe was San Francesco of Assisi after he got the permission from Pope Onorio III. Francesco, when came back from Palestina in the 1220th and he was affected from his Bethlehem visit, he desire to reproduce the events of Nativity. Since that moment ‘O Presepe  became famous in various places of Italy.

From the Sixteenth century, ‘O Presepe found in Naples a wealth of artisans and expert who made it famous in all around the world with dedicated street, Via San Gregorio Armeno. The street of the ‘O Presepe artisans is known because there are a lot of workshop to let to visitors to live the Christmas experience during all the year.

As tradition require, in this period, in the Via San Gregorio Armeno there are a lot of visitors who desire to build or extend their ‘O Presepe, living and breathing the air of the Christmas.

‘O Presepe is one of Neapolitan Christmas symbols and it symbolizes also the family. During the Christmas period Neapolitan families meet and live theirselves to enjoy.
Between various moments to enjoy there are the games. It’s better moment to have funny moments with Napolitan Revenge.

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domenica 11 dicembre 2016

Le carte napoletane durante il Regno Borbonico




Vi abbiamo già parlato delle carte napoletane, del loro utilizzo nel cinema e delle loro caratteristiche, oggi vogliamo parlarvi della loro storia e della loro diffusione nel periodo Borbonico (1734-1805).

Fu questo il periodo di massima diffusione delle carte da gioco che la corona decise, a causa della continua necessità di denaro contante, di assegnarne in appalto la gestione della vendita e delle riscossioni delle imposte dietro versamento anticipato del corrispondente importo del fitto.

Si pensi che nel 1748, il fitto annuo era di 8.640 ducati per la vendita di 100.000 mazzi di carte, di cui, come abbiamo detto, 58.000 destinati al Regno e 42.000 per la sola città di Napoli.

Gli arredatori (dallo spagnolo arredare=appaltare) erano le persone incaricate alla riscossione dei tributi. Oltre all'esazione dell'imposta gestivano anche la vendita delle carte da gioco mediante una rete di subappaltatori, e, ne controllavano la produzione. Chiunque producesse carte da gioco doveva essere autorizzato dall'arrendatore e, ogni mazzo di carte, per non essere considerato di contrabbando, doveva portare un bollo a conferma dell'avvenuto pagamento del dazio.

La produzione delle carte da gioco era consentita solo nella città di Napoli ed era affidata alla cosiddetta Arte dei Cartari, la corporazione dei fabbricanti carte da gioco. Il contrabbando era perseguito severamente.

 Nel 1753 a causa di una legge contro i giochi, si ebbe un notevole calo delle vendite e, senza appaltatori disponibili, la gestione dell’appalto tornò a essere dello stato.

Vent’anni dopo, nel 1774, pagando un fitto di 13.413 ducati subentrò un appaltatore privato.

Da quel momento in poi, fino alla fine del Regno Borbonico il business delle carte da gioco rimase in mano ai privati e il continuo aumento del fitto dimostra quanto, senza leggi severe contro il gioco, fosse remunerativo.

Utilizza le vere carte da gioco napoletane, ricche di fascino e tradizione, giocando a Napolitan Revenge gratis per IOS e Android.

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Neapolitan Cards during Bourbon Kingdom

We have spoken about Neapolitan cards, their role in film and their features, today, we would like to speak about their history and diffusion during Bourbon Kingdom (1734-1805).

This was the period of maximum spread of the game, during which the Kingdom decided to award the management of the sales and taxes of playing cards in the face of the advance payment of the rent, because of its need of cash.

In 1748 the annual rent was 8.640 ducati for the sale of 100.000 decks of playing cards, of which, as we wrote on previous post, 58.000 for the entire Kingdom and 42.000 for Naples only.

The arredatori (from Spanish arredare=to subcontract) where people who managed taxes collection.  Beyond that, they were managing the sale of playing cards, through a sales network, and controlling their production. The ones who produced playing cards should be authorized by the arredatore and every deck should feature a stamp to demonstrate the payment of the rent.

Their production of playing cards was allowed only in Napoles and was assigned to the Arte dei Cartari, the association of playing cards artisans.

In 1753 because a law against games, there was a huge drop of sales and, with no contractors available, the management of the contract came back to Kingdom.

Twenty years later, in 1774, with an annual rent of 13.413 ducati a new private contractor arrived.

Since then until the end of Bourbon Kingdom the playing cards business has remained private and the continuous grow of the rent has demonstrated how much, without laws against game, it was profitable.

Let use the real Neapolitan playing cards, rich of allure and tradition, playing Neapolitan Revenge, free for ISO and Android.

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